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Lotus birth o nascita lotus? Cos’è?

 

Il lotus birth, o nascita lotus, è il nome che prende la nascita

quando si decide di non tagliare il cordone ombelicale e

aspettare che questo si secchi e si stacchi da solo

dall’ombelico.

 

www.youtube.com/watch?v=wnaXfhvf3BY

 

 

Il cordone ombelicale e la placenta,
i protagonisti del lotus birth

Il bambino, all’interno della pancia della mamma,
comunica con il corpo della mamma (prendendone
nutrimento, ossigeno, scambiando ormoni e sostanze
di ogni genere) attraverso un organo importantissimo:
la placenta. Potremmo dire che la placenta è l’avvocato
del bambino, cioè è l’organo che si assicura che il bambino
tragga il meglio dal corpo della mamma, anche a spese della mamma, se necessario.

La placenta, per questa sua fondamentale funzione, in alcune tradizioni orientali è lo spirito guida del bambino durante i 9 mesi in cui si prepara alla nuova dimensione terrena. Dunque in queste culture, alla nascita, la placenta viene onorata e celebrata con riti e cerimonie.

 

Il cordone ombelicale (o funicolo ombelicale) è un funicolo in cui passano 3 vene. Esso ad un’estremità (l'ombelico) è collegato al bambino, all’altra estremità è attaccato alla placenta. La placenta, a sua volta, è attaccata all’utero della mamma.

Dunque, quando il bambino nasce è ancora collegato alla mamma attraverso il cordone ombelicale, che fuoriesce dalla vagina della mamma e rimane attaccato alla placenta. Solo dopo che il bambino è nato, e quindi può respirare attraverso i suoi polmoni (non più attraverso l’ossigeno che arriva dal funicolo), la placenta si stacca dall’utero materno e fuoriesce anch’essa dalla vagina.

 

Quindi il parto prevede due fasi:

  • la nascita del bambino (espulsione) e
  • la nascita della placenta (secondamento)

 

 

Il taglio del cordone

Il taglio del cordone è un'operazione molto delicata, che va effettuata con strumenti sterili, perché può generare pericolose infezioni. Si stima che sia tra le prime cause di morte dei neonati nel mondo. Infatti la prima causa di morte neonatale (in particolare nei paesi in via di sviluppo) è il tetano neonatale, e questo è spesso causato da un taglio del cordone effettuato con arnesi non sterili.

Quando è necessario tagliare il cordone e non si dispone di strumenti sterili, è opportuno utilizzare la fiamma della candela per recidere il funicolo, in questo modo non vi è rischio di infezione.

 

 

Il taglio del cordone in ospedale

Spesso, nei parti ospedalieri, il cordone viene “clampato”, cioè pinzato in 2 punti, in modo da arrestare il sangue che fluisce nelle 3 vene, e quindi tagliato subito dopo la nascita del bambino e molto prima che la placenta sia “nata” a sua volta. Questo consente al personale ospedaliero di allontanare il bambino dalla madre per fare le procedure previste da caso a caso: lavarlo, pesarlo, vestirlo....

 

Tuttavia ormai le evidenze scientifiche sono molto chiare ed inequivocabili sul fatto che ritardare, anche di pochi minuti, il taglio del cordone, presenta benefici importanti per la salute del bambino, non solo al momento della nascita, ma nei suoi primissimi anni di vita. > Si guardi l'articolo: Benefici del taglio ritardato del cordone

 

È dunque molto importante assicurarsi che il cordone venga lasciato intatto almeno finché il sangue continua a pulsare (cessa nel giro di alcuni minuti, circa 3), e, secondo
> l'Organizzazione Mondiale della Sanità, sarebbe opportuno attendere sino a che anche la placenta è nata, prima di tagliare il cordone.

 

 

Cosa succede quando non si taglia il cordone

Nel lotus birth, si decide di non tagliare affatto il cordone, ma di aspettare che questo si stacchi da solo dall'ombelico, proprio come fa il moncone, cioè quando si è seccato, dopo alcuni giorni. Dunque una volta nata la placenta, il bambino sarà collegato ad essa dal funicolo per alcuni giorni.

 

La gestione non è complicata: il bebè può essere tranquillamente vestito; meglio (ma non indispensabile) se con tutine spezzate. Il funicolo uscirà dal pannolino e dal vestito,  affianco al bimbo ci sarà la placenta, che va portata ingiro insieme a lui.

 

In casa basta tenerla in un contenitore con dei panni che ne assorbano i liquidi e le consentano di asciugarsi; se si deve uscire o riceviamo una visita, possiamo infilarla in un sacchetto come quelli di stoffa dell'asilo, avvolta da un asciugamano.

 

Durante i pisolini del bambino, potete adagiare il contenitore della placenta al suo fianco, i neonati non si girano né si spostano. Se tenete il bebè in braccio, terrete il contenitore in mano o affianco a voi.

 

 

Quando si stacca da solo il cordone?

Il cordone si stacca da solo dopo un tempo del tutto variabile da bambino a bambino (come nel caso del moncone del cordone). Diciamo che in genere questo accade in media da 3 giorni a 6 giorni, ma ci sono casi in cui il funicolo ci ha messo 10 giorni a cadere da solo, come casi in cui cade nel giro di 2 giorni.

La decisione di fare un lotus birth non è irreversibile, in qualsiasi momento si può decidere di tagliare il cordone prima che cada spontaneamente.

 

Come manutenere cordone e placenta mentre si attende che il cordone cada:

  • Il cordone ombelicale si secca diventando un budellino semirigido (come la parte finale dei salami, per intenderci), sembra quasi uno spago, ma la consistenza è più dura.
  • La placenta, è un organo di forma rotonda e alta qualche cm, il suo colore è simile a quello del fegato, ma la consistenza è più carnosa, non gelatinosa. Dopo la nascita, va asciugata bene dal sangue (è un organo molto irrorato), magari con della carta da cucina. Il primo giorno può essere lasciata all'aria in un contenitore arieggiato (un cestino di vimini, un colino etc.), magari adagiata su dei panni, perché continua a rilasciare liquidi e sporca di sangue. Dal secondo giorno è opportuno usare qualche sostanza per trattarla. Idealmente il sale, che consente alla placenta di perdere più in fretta i suoi liquidi e disidratarsi, evita il formarsi di odori e che sulla placenta proliferino microorganismi. Con il passare dei giorni la placenta assumerà la consistenza di un salume, tipo una bresaola, e diventerà più piccola. Spesso avrà un odore gradevole, in rari casi può succedere che l'odore della placenta sia fastidioso.
  • Una volta che il cordone si sarà staccato, vi rimarrà dunque la placenta con un lungo "spago" attaccato, potete fare ciò che volete di questo binomio. In genere la placenta viene sepolta in giardino o in un terreno. Noi ne abbiamo fatto una piccola cerimonia, i bambini hanno fatto dei disegni e sopra alla placenta abbiamo piantato una bella pianta di rose. Attenzione se avete usato il sale, pulitela bene, perché il sale non è salubre per la pianta.

 

 

I benefici del lotus birth

È la prima cosa che mi chiedono: "ma perché farlo? Che benefici ha?"

Il lotus birth in sé è una scelta che deve partire da qualcosa che risuona dentro di noi, perché ad oggi non esistono evidenze scientifiche sugli effetti del lotus birth, non ci sono studi. Gli studi esistono solo sul taglio ritardato di alcuni minuti.

Io posso elencare quali sono i benefici e le ragioni di questa scelta secondo me, o le considerazioni che hanno convinto me, ma non andate alla ricerca di ragioni incontrovertibili o solide, perché non ve ne sono (vi sono invece per il taglio ritardato):

  • Il taglio del cordone è un'operazione delicata e da farsi con strumenti assolutamente sterili, perché può essere molto pericolosa per il bambino. Questo mi ha portato a pensare che, se la natura ha previsto un modo alternativo e privo di controindicazioni, volevo provare a seguire quello.
  • Non tagliare il cordone finché la placenta non è nata consente a mamma e bebè di non essere disturbati nel delicato e speciale momento del bonding. La placenta a volte impiega 1 o 2 ore ad uscire (spesso esce subito dopo o nel giro di 20-30 minuti), tutto tempo in cui la frenesia intorno a mamma e bebè deve fermarsi. Questo è molto prezioso in particolare in ospedale. Tagliare il cordone dopo l'uscita della placenta è già un ottimo risultato.
  • Avere il bambino attaccato alla placenta per giorni consente di evitare che il neonato venga maneggiato da più persone (nonni, zii, amici, etc.) che vengono a conoscerlo appena nato, perché in genere le persone preferiscono attendere che questo strano addendum (la placenta) si sia dileguato. Inoltre girare con questo sacchettino dissuade dal portare il bambino molto in giro: nelle case di altri, al supermercato, etc. Il che ci riporta ad un ritmo e ad uno stile di vita che è più adatto a ciò che serve al neonato nella sua prima settimana di vita.
  • Noi siamo abituati a consolare i nostri bambini ricorrendo a ciucci e peluches, infondo, consentirgli di avere affianco parti che ha condiviso con la sua mamma per 9 mesi, finché non è pronto da solo a lasciarle andare, è un modo per lasciare al bambino qualcosa di suo che lo accompagni nel passaggio dal ventre materno al mondo. Spesso infatti, il funicolo si stacca a causa di un calcetto che i bimbi danno, magari mentre li cambi... certo è un discorso evanescente e che non convincerà molti, ma il mio obiettivo non è convincervi che il lotus birth fa per voi, solo dirvi che esiste, e qualcuno sentirà che ne è incuriosito o attratto, altri capiranno che non fa per loro...


Benefici del taglio ritardato del cordone:

Il beneficio più evidente e facilmente misurabile riguarda la prevenzione dell'anemia: mantenere il cordone ombelicale collegato aiuta a prevenire l’anemia per i neonati. Alcuni studi hanno verificato che ritardare di 30 secondi il taglio nei neonati prematuri, oltre che prevenire l’anemia aiuta ad evitare disturbi come l’emorragia intraventricolare, riduce la possibilità dell’insorgere di infezioni ed anche il bisogno di trasfusioni di sangue.

 

Ritardare il taglio del cordone ombelicale può avere un effetto positivo per il neonato. Infatti, se si ritarda di 2-3 minuti, il bambino può ricevere altri 40 ml di sangue materno per chilogrammo di peso. Nel caso di un neonato che pesi tre chili, che abbia un livello di emoglobina di 170 g/l questo equivale ad aumentare le riserve di ferro di 75 mg. Se si tiene presente che nei piccoli di mamme che avevano bassi livelli di ferro, oppure erano anemiche, una delle conseguenze più frequenti è lo sviluppo di carenze di ferro attorno ai sei mesi di età, è facile capire che questo ritardo potrebbe essere provvidenziale per arrivare con scorte adeguate al momento in cui sarà possibile attuare altre manovre per correggere eventuali anemie. Che l'effetto potesse essere questo si sapeva, ma sono sempre mancati studi che ne valutassero a lungo termine l'efficacia. È quello che hanno fatto alcuni ricercatori di Città del Messico.

 

Lo studio si è svolto coinvolgendo 358 coppie mamma-bambino, alcune delle quali presentavano i fattori di rischio classici (anemia e carenza di ferro per le madri, basso peso alla nascita...) e altri no. Un campione rappresentativo di diverse situazioni, quindi. In una metà del campione, il taglio del cordone ombelicale è stato rapido, entro i 30 secondi, nell'altro si sono attesi 90 secondi. A sei mesi di età è stato valutato lo stato ematologico dei bambini. A questa età, i piccoli il cui cordone ombelicale era stato tagliato più tardi presentavano valori superiori, ma nell'intervallo normale, del volume corpuscolare, che se è troppo basso o troppo elevato è segno di anemia. Inoltre, presentavano valori superiori di ferro corporeo totale e di ferritina, la proteina prodotta dal fegato che serve a immagazzinare il ferro.

 

Inoltre, i ricercatori hanno valutato quali bambini traevano i maggiori vantaggi da questa manovra. Il beneficio era più spiccato nei nati di basso peso, tra 2,5 e 3 kg, in quelli che nascevano da mamme i cui livelli di ferritina erano piuttosto bassi e, infine, in quelli che non avevano già  ricevuto alimenti fortificati con ferro, in pratica quelli allattati al seno.

 

In definitiva, se si attendono due minuti per recidere il cordone ombelicale, si può prevenire efficacemente lo sviluppo di carenze di ferro. E' un dato importante, se si tiene conto che nei paesi in via di sviluppo, il 50% dei bambini sviluppa anemia vera e propria entro il primo anno di età, e anche fuori dalle area disagiate, non è detto che l'anemia materna, o la deficienza di ferro, siano tanto rare, come la possibilità  di una nascita sottopeso. Questo semplice intervento, che non costa nulla, può migliorare di gran lunga le prospettive. Quanto ai rischi per la madre, nello studio le donne del gruppo in cui si è atteso per il taglio non hanno presentato emorragie o sanguinamenti superiori. Con le attuali tecniche di preparazione e assistenza, nei parti normali è difficile che possano prodursi incidenti di questo tipo.

 

di Barbara Siliquini tratto da Genitorichannel

www.genitorichannel.it/gravidanza-parto/lotus-birth-non-tagliare-cordone-ombelicale.html

 

altro sito consultabile

www.lotusbirth.it/placenta.html

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo: Martedì 05 maggio 2015

La Provincia «Non abbiamo tagliato

il cordone, si staccherà da solo»

http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/il-mio-milo-nato-in-casa-la-gioia-di-mamma-record_1119137_11/

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