La storia dell'Ostetrica è antica quasi quanto l'uomo stesso. Quando la specie umana conquistò la postura eretta, la conformazione del nostro bacino cambiò per consentirci di stare in piedi con facilità, rendendo tuttavia il parto più difficile e rischioso. Fu così che la presenza di qualcuno che assistesse la madre durante il parto divenne fondamentale ed iniziò a tramandarsi di donna in donna una nuova arte, quella della levatrice.
Le prime testimonianze di questa professione risalgono a 4000 anni fa, impresse dai Sumeri nelle tavolette di argilla. La figura della levatrice ispirò la filosofia di Socrate, popolò i papiri egizi, i trattati di medicina dell’antica Roma e persino alcune pagine della Bibbia. Nell’Esodo infatti, troviamo la storia di Sifra e Pua, due levatrici egiziane che disobbedirono al faraone e decisero di non uccidere i bambini maschi nati da madri ebree, come era stato loro ordinato. Scegliendo di ubbidire alla legge dell’amore piuttosto che a quella del sovrano, le due ostetriche dell’antichità misero a repentaglio la loro vita pur di portarne alla luce una nuova.
Pua inoltre, trae il suo nome dalla parola pa’ah, che significa sussurrare: Pua è colei che sussurra alla partoriente parole di conforto per aiutarla a sopportare i dolori del travaglio.
Uno dei compiti fondamentali della levatrice è aiutare la madre a respirare durante il parto, ad armonizzarlo con le contrazioni del ventre: la levatrice respira insieme alla madre, accompagna il suo respiro in un ritmo cadenzato e regolare, fino a raggiungere un unisono di fiati che da origine a un terzo respiro, quello del bambino.
Oggi l’ostetrica segue non solo il parto fisiologico, ma assiste la madre anche nella gravidanza, nel post-parto e la aiuta ad accudire il bambino nei primi mesi, offrendo dunque assistenza alla maternità in ogni suo aspetto. Il legame che coinvolge da millenni madre e levatrice, è rafforzato oggi dai progressi in campo medico e psicologico. L’amore per la vita, per i bambini e la femminilità, non è che l’impulso più intimo che guida l’ostetrica quando si prende cura di una madre, sapendo dosare con saggezza tradizione e innovazione, teoria e fisicità, scienza e sensibilità.