Quando è opportuno introdurre cibi solidi?
Come ripetono ormai da anni anche l'OMS e l'Unicef, un bambino non dovrebbe assumere cibi solidi prima dei sei mesi d'età circa: prima di allora, infatti, il suo apparato digerente non è ancora sufficientemente maturo per digerire bene alimenti diversi dal latte materno. Ogni bambino, inoltre, ha un suo modo di segnalare che è "pronto" a passare ad una nuova dieta: per esempio se riesce a stare seduto da solo, se non ha più il riflesso di spingere la lingua in fuori, se ti guarda molto interessato mentre mangi, e se cerca lui stesso di mangiare.
Il momento "giusto" è diverso per ciascun bambino e, rispettando i suoi tempi, si può contenere il rischio di future intolleranze alimentari.
Un bambino allattato solo al seno probabilmente non avrà bisogno di cibi solidi fino ai sei mesi circa. Ma ogni bambino è un caso a sé: alcuni sono pronti già a quattro mesi, mentre altri non lo sono ancora a nove o dieci mesi. Presta attenzione ai seguenti segnali: un aumento nella frequenza e durata delle poppate che si protragga per diversi giorni e non sia correlato a malattie o alla dentizione; un aumento di interesse nei confronti del cibo quando gli altri stanno mangiando; la capacità di restare seduti da soli; la scomparsa del riflesso di spingere la lingua in fuori, che gli consentirà di trattenere il cibo in bocca; la capacità di raccogliere il cibo con le mani e portarlo alla bocca.
L'Accademia Americana dei Pediatri afferma che "i bambini non hanno bisogno di integrare la loro dieta con altri alimenti fin verso la metà del primo anno." In pratica, non si dice che ad una determinata età il bambino avrà bisogno di altri alimenti, quindi potrai farti guidare da lui. E sarà proprio tra i 6 e i 12 mesi che ti farà capire di essere pronto a passare ai cibi solidi. Di solito succede che, nel corso di un pasto, quando tutta la famiglia è riunita attorno al tavolo e il bambino è in braccio a qualcuno oppure è in una sdraietta o nel seggiolone, il suo sguardo improvvisamente si fissi sulla tua forchetta e la segua con grande attenzione mentre la porti alla bocca: sembra quasi che stia per dirti: "Ma come; e a me non ne dai neanche un pochino?". Oppure, mentre è in braccio a qualcuno, allunga la mano verso il piatto, afferra qualcosa, la porta alla bocca e torna rapidamente a pescare dal piatto. Già tra i tre e i quattro mesi, i bambini acquistano una notevole abilità nell'afferrare gli oggetti (per esempio, il cibo che è nel piatto), ma una volta portati alla bocca, non dimostrano ancora alcuna intenzione di "mangiare".
Quando il bambino comincerà effettivamente ad interessarsi a nuovi alimenti, ricordati di allattarlo prima di offrirgli qualsiasi altra cosa. Inoltre, non pensare che abbia bisogno di grandi quantità: all'inizio gli potrà bastare anche un solo cucchiaino. Per il primo anno di vita, nessun alimento fa bene ai bambini quanto il latte materno: si tratta più che altro di abituarlo a sapori e consistenze diverse. La banana schiacciata è una buona idea per iniziare, e ai bambini piace quasi sempre, poi si può passare ad alimenti a contenuto proteico, come un'ala di pollo con l'osso da mordicchiare (poco importa che il bambino abbia i denti o no) oppure tagli teneri di carne frullata e così via. Per le uova è invece opportuno aspettare un po' più a lungo.
> BACK